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Piccoli abusi edilizi e approvazione del Superbonus ristrutturazioni possono essere collegati. Esiste, tra le altre, una condizione specifica affinché si possa usufruire in tranquillità del Superbonus 110% ed è legata alla conformità delle opere edilizie da portare a termine. Questa conformità deve essere rintracciata tra quanto si è effettivamente realizzato e quanto, invece, si è dichiarato sulla SCIA.

Se di dovesse presentare mancanza di uniformità tra il risultato del lavoro e le modifiche edilizie da apportare prima di inizio lavori il Superbonus verrebbe immediatamente invalidato. Bisogna sempre guardare in profondità le condizioni che regolano la perdita o meno dei benefici legati al bonus ristrutturazioni.

Questi benefici si perdono in ogni caso?

Esistono delle eccezioni relativamente ai piccoli abusi edilizi per le quali NON si perde il Superbonus?

A queste domande apparentemente semplici cercheremo di dare una risposta più approfondita in questo articolo. Alla fine dell’articolo abbiamo inserito una serie di risorse per capire meglio di cosa si parla quando ci si riferisce al Superbonus 110.

Piccoli abusi edilizi

Superbonus: è possibile perdere la detrazione per piccoli abusi edilizi?

La risposta a questa domanda è sempre sì. È possibile che dei lavori effettuati usufruendo dl Superbonus 110 vengano revocati per piccoli abusi edilizi.

Per dare una definizione più precisa relativamente alla natura dei piccoli abusi edilizi bisogna conoscere con affidabilità la natura del concetto di “non uniformità”. Un concetto che può essere richiamato al verificarsi di 2 specifiche condizioni. Le condizioni considerate sono:

  1. opere appartenenti a categorie differenti: in questo ambito rientrano tutte quelle opere che non possono essere realizzate semplicemente con un’autocertificazione tramite SCIA. Queste richiedono uno specifico permesso per poter essere attivate.
  2. Opere in pieno contrasto con regolamenti edilizi e urbanistici: cioè i veri e propri abusi edilizi non sanabili che non sono contemplati e quindi irregolari nelle costruzioni edilizie.

Tra queste due condizioni esiste una fondamentale differenza che le classifica, appunto, diversamente. Le prime sono opere che non possono essere sviluppate, perché per queste non è sufficiente lo SCIA.

Attenzione! Perché in questa categoria possono rientrare anche opere edilizie conformi a regolamenti edilizi e urbanistici. Una volta appurata la conformità, anche in assenza di uno specifico permesso precedentemente richiesto, queste non portano alla perdita del bonus.

L’importante è che l’Agenzia delle entrare sia riuscita ad appurare la conformità dei lavori.

Piccoli abusi edilizi: sanzioni

Il tema dell’abuso edilizio è diventato un punto fermo dell’operato delle istituzioni negli ultimi anni. Ecco perché le sanzioni per piccoli abusi edilizi sono comunque in evidenza quando si verificano. Il calcolo delle sanzioni, quindi, deve tenere conto della natura dell’abuso stesso che definisce la punizione finale che spetta al trasgressore.

Se l’abuso edilizio è compiuto in difformità parziale rispetto a quello che era il progetto iniziale le sanzioni saranno differenti.

Ma come si riconosce la “parziale difformità” rispetto al progetto approvato?

Per chiarire meglio:

la difformità parziale è sempre un abuso edilizio?

No, esistono delle condizioni per le quali la difformità non è considerata necessariamente un abuso edilizio. L’abuso edilizio è escluso a prescindere quando le opere realizzate su una singola unità abitativa non oltrepassino il 2% di quanto stabilito dalle misure del progetto.

In caso di superamento, anche lieve, di questa soglia nelle misurazioni cosa accade?

Esistono due strade differenti che possono essere intraprese a regime sanzionatorio:

la demolizione;

la pena pecuniaria.

Una è alternativa all’altra, nel senso che se non è possibile procedere a demolizione si procede con una pena pecuniaria. La demolizione è possibile per tutte quelle strutture realizzate superando le misure indicate a progetto.

Quando non è possibile demolire?

Quando le parti che vanno demolite non possono essere eliminate senza arrecare danno anche alle parti che rispettano le misure a progetto.

Nel momento in cui si va a constatare l’impossibilità di demolire una struttura abusiva senza arrecare danno a quella regolare si procede con l’alternativa.

L’alternativa è, ovviamente, la pena pecuniaria, per la quale si infligge una sanzione in denaro al proprietario dell’immobile.

Piccoli abusi edilizi

Come sanare piccoli abusi edilizi

L’abuso è stato accertato e le conseguenze vanno, così come descritto in precedenza, dalla demolizione alla pena pecuniaria. Ma è possibile sanare piccoli abusi edilizi.

Ricordiamo che ci troviamo di fronte a parziali difformità nella struttura, ecco perché si considerano come piccoli abusi edilizi.

Se ci si fosse trovati di fronte a totali difformità, la possibilità di parlare di piccoli abusi non ci sarebbe stata.

Quindi, sì, i piccoli abusi edilizi possono essere sanati, ma è necessario rispettare un preciso iter. Appena ricevuta l’ordinanza di demolizione, infatti, il proprietario può agire in questo modo:

  • richiedere assistenza tecnica;
  • presentare domanda per sanatoria abusi edilizi;
  • attendere la risposta del Comune.

Descritto in questo modo sembra un iter relativamente semplice. In realtà va valutato su una determinata dilazione dei tempi. La ricerca di un tecnico in grado di fornire supporto per la presentazione della domanda può anche essere piuttosto veloce.

Veloce può anche essere la redazione dell’istanza da presentare per dimostrare la conformità con la disciplina urbanistica ed edilizia attuale. Da qui possono iniziare i primi rallentamenti, perché al Comune è concesso un lasso di tempo di 60 giorni per giungere a un verdetto. La risposta che non arriva entro questo limite di tempo invalida automaticamente la richiesta di sanatoria.

Se l’istanza di sanatoria per piccoli abusi edilizi viene accolta questa obbliga il proprietario al pagamento di un emolumento a titolo di oblazione. Questo emolumento è pari al doppio del prezzo di costruzione (riferito alla costruzione abusiva, non a tutto il progetto).

Superbonus 110

Gruppo Soraci ha già trattato in maniera approfondita le caratteristiche del Superbonus per ristrutturazioni edilizie.

Abbiamo selezionato per te alcune risorse che potrebbero tornarti utili per una migliore informazione su questo bonus. Per poterle consultare ti sarà sufficiente cliccare sui link in basso.

https://grupposoraci.it/superbonus-110-seconde-case-spazio-nel-dl-rilancio/

https://grupposoraci.it/superbonus-110-cessione-del-credito-sconto-fornitori-detrazione/

https://grupposoraci.it/villette-a-schiera-come-funziona-il-superbonus-110/

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