Un immobile di provenienza da donazione può rappresentare un rischio per chi lo acquista così come per chi lo vende. Quello delle donazioni immobiliari è uno dei campi più delicati in questo ambito. Ecco i principali argomenti che tratteremo in questo articolo utile a chi ha dubbi su un immobile proveniente da donazione:
- provenienza donazione: i rischi;
- provenienza donazione: i rimedi;
- acquisto immobile proveniente da donazione.
L’apertura la dedicheremo, ovviamente, a quelli che sono i rischi dell’acquisto di un immobile proveniente da donazione. Successivamente consiglieremo qualche rimedio utile in questo senso e, infine, specificheremo le condizioni generali che caratterizzano questo tipo di immobile.
Provenienza donazione: i rischi
È fondamentale capire quale può essere l’origine dei rischi legati alla provenienza della donazione. In questo caso, a rappresentare un “pericolo” è la cosiddetta figura del legittimario. Costui è il potenziale beneficiario di un bene in base alla linea di successione rispetto al proprietario dello stesso.
Relativamente a questa figura facciamo riferimento a chi si trova in posizione privilegiata rispetto al lascito dell’immobile in questione. Un parente diretto o più stretto. Il riferimento, ovviamente, è a una donazione che non sia stata espressa in sede di testamento.
Chi è, quindi, che più si accolla i rischi relativi alla provenienza per donazione? L’acquirente che acquista un immobile da un ricevente donazione. Immaginiamo lo scenario di una casa ricevuta in donazione a persona che non ha intenzione di abitarla ma di venderla. A quel punto, anche un prezzo più basso rispetto al valore reale dell’immobile sarebbe un bel guadagno.
Immaginiamo, tuttavia, che questa casa sia legittimamente “rivendicabile” da una terza figura che non compariva in alcun testamento, ma che, in linea di successione aveva diritto alla rivendicazione rispetto al ricevente. Questo è lo scenario più ovvio, relativamente al rischio, per l’immobile acquistato e sul quale grava una provenienza da donazione non completamente risolta.
Provenienza donazione: i rimedi
Più che di rimedi, nel caso di immobile di provenienza da donazione, è lecito parlare di “limitazione dei danni”. Concetto inteso come: io acquirente non rischio di subire un danno economico dalla compravendita di un immobile soggetto a donazione.
I “rimedi”, quindi, sono potenzialmente due:
- rinuncia all’azione di restituzione;
- polizza assicurativa donazione sicura.
Sul primo punto risulta totalmente ininfluente qualsiasi interazione da parte di chi è in procinto di acquistare la casa da un venditore che l’ha ottenuta per donazione. Significa, fondamentalmente, che la possibilità che l’affare vada in porto dipende esclusivamente dalla rinuncia all’azione di restituzione.
La rinuncia all’azione di restituzione può essere esercitata da chi può richiedere la sua parte nel caso di immobile proveniente da donazione. I cosiddetti “legittimari”, coloro che avrebbero diritto alla loro parte dell’immobile in vendita, stipulano un accordo per la rinuncia che vedrà la loro parte saldata in altra maniera.
Nonostante l’apparente semplicità del processo, è un tipo di soluzione piuttosto complessa che in molti casi si conclude con l’intervento di tribunali e procedimenti legali. Ecco perché è preferibile, per la sicurezza dell’acquirente, scegliere una polizza assicurativa donazione sicura.
La polizza donazione sicura è un sistema utile a garantire l’investimento quando si è in procinto di acquistare un immobile di provenienza da donazione. Questa serve a coprire i costi nel caso in cui si presentino eredi legittimi esclusi precedentemente dalla donazione.
Questo tipo di polizza può essere stipulata in due momenti differenti: tanto dal donatario nel momento in cui viene decisa la donazione, quanto dall’acquirente o dal venditore quando viene perfezionato l’accordo di vendita.
Acquisto immobile proveniente da donazione
A questo punto può essere utile tracciare una sorta di “road map” indispensabile per chi vuole vendere o acquistare casa e si trova a dover combattere contro i rischi della provenienza donazione di un immobile.
Quali sono, dunque, le condizioni che rendono possibile l’acquisto (quindi anche la vendita) di un immobile con queste caratteristiche? Queste dipendono, ovviamente, dalla “condizione” del donante. Una donazione, infatti, può essere effettuata da questi tanto attraverso un procedimento applicabile in vita, quanto all’apertura del testamento del donante dopo la morte.
Date queste due condizioni bisogna analizzare le tempistiche per eventuali richieste legate ad azioni di restituzioni. Entro 10 anni dalla morte, infatti, gli eredi che non hanno ottenuto la parte spettante dal donatario possono avanzare richieste in questo senso.
Al termine di un periodo di 20 anni dalla donazione, invece, non sarà più possibile avanzare alcuna richiesta da parte degli eredi in linea diretta. La donazione diventa effettiva e senza possibilità di ricorso dopo questo periodo di tempo.
Quest’ultimo caso è totalmente indipendente rispetto al fattore legato alla vita o alla morte del donatario. Dopo 20 anni, infatti, in ogni condizione, l’immobile diventa di proprietà del beneficiario.
Immobili di provenienza da donazione possono essere un problema per gli acquirenti. Vuoi avere informazioni più approfondite? Contatta Gruppo Soraci per richiedere consulenze specifiche per l’acquisto di un immobile proveniente da donazione.
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