Gruppo Soraci Immobiliare

Quali sono i principali errori tipici dell’agente immobiliare? Cerchiamo di rispondere a dubbi che possono sorgere tanto nel professionista quanto in chi cerca di vendere casa.

Errori tipici dell’agente immobiliare possono impedire di portare a termine una compravendita importante. Commetterli porta a un danno doppio: possono rovinare il curriculum di un professionista e portare al fallimento nella decisiva missione di accontentare il cliente.

Individuare tutti gli errori che possono essere commessi in un ambito vivo come il mercato immobiliare è praticamente impossibile. Le tecniche sempre nuove e gli aggiornamenti in base alle modifiche di legge lo rendono “magmatico” e incline a molti cambiamenti.

Uno dei fattori decisivi che porta spesso a commettere errori (maggiormente dovuti all’inesperienza) è quello relativo alla competizione. Oggi le agenzie immobiliari, e quindi gli agenti immobiliari, sono sempre più numerose. Questo significa che ogni operatore deve essere in grado di appropriarsi di una fetta di mercato, e di clienti, potenzialmente appetibile per molti altri. Risulta decisiva, in questo senso, la convenienza che la scelta verso un agente immobiliare può portare.

Errori comuni agente immobiliare

Analizzare gli errori tipici dell’agente immobiliare è un vantaggio anche per il cliente. Ecco perché leggere quello che troverete in questo articolo sarà utile tanto per l’agente quanto, appunto, per il cliente. Quali sono, quindi, questi errori?

– La scelta dell’agenzia

Esistono numerose agenzie che operano da decenni in questo ambito e che sono ormai diventate veri e propri brand. Arrivare a operare per questi nomi significa fare un balzo in avanti nella propria carriera, ma è sempre conveniente?

Ricordate che, come agenti immobiliari, siete il contatto diretto con il cliente. Essere collegati al nome di un’azienda famosa può portare reazioni diverse. Molti, in cerca di una persona affidabile, che li aiuti a vendere la propria casa, si fidano della sensibilità e dell’empatia che l’agente comunica piuttosto che del nome dell’agenzia.

Per questo motivo, in molti casi, è meglio scegliere di collaborare con agenzie meno note, ma che possono comunicare sicurezza e sensibilità verso i problemi del cliente.

– La professionalità innanzitutto

Il bagaglio professionale di un agente immobiliare non è fatto solo di case vendute o affittate. Al cliente, infatti, interessa la competenza e non lo score di un agente. Per questo motivo la figura del miglior professionista è, appunto, quella di chi sa dimostrare di conoscere l’ambito in cui opera.

Mostrarsi professionali verso il cliente, tuttavia, non significa solo saper garantire competenza. Questa da sola non permette di costruirsi una reputazione. La competenza va sempre accompagnata all’attenzione che l’agente riserva al cliente.

Far allontanare un cliente è semplice. Basta prestare poca attenzione alle proprie necessità, rispondere a intermittenza alle sue chiamate, dedicargli finestre di tempo brevi e saltuarie.

Il cliente vuole essere seguito e rassicurato. Evitate, quindi, di prendere più incarichi di quanti ne possiate gestire e concentratevi sulle necessità di pochi clienti che ritenete più importanti.

– Non cambiare mai

Come si fa a lavorare in un ambito così esposto ai cambiamenti senza cambiare mai strategia e modi di agire? Appunto, non si fa. Un agente immobiliare deve essere pronto a reagire ai cambiamenti in maniera più svelta rispetto a un professionista normale.

I grandi progressi professionali portati dai cambiamenti legati all’introduzione di internet hanno modificato le abitudini dei clienti. Stare seduti in agenzia ad attendere che la porta si apra non ha più senso.

Oggi l’agente immobiliare deve essere in grado di capire, leggere e riprodurre il linguaggio social, così come quello di Google e come questo interpreta i contenuti proposti. Questo tipo di evoluzione ha fatto più di qualche “vittima” sul mercato immobiliare. Questo perché molti professionisti sono rimasti fedeli a dinamiche ormai superate.

Cercate di imparare i segreti che regolano la comunicazione online, oppure affidatevi a un professionista del campo. Questo vi porterà una visibilità che altri colleghi sottovalutano.

– La fretta di voler vendere

Esistono agenti immobiliari sempre a caccia di record. Questi record si traducono in vendite, in appartamenti in affitto riempiti in poco tempo. È questo un tipo di comportamento professionale e vantaggioso? No!

Mettiamola così: che vantaggio può portare vendere o affittare 10 case o appartamenti in un giorno senza aver realmente accontentato il cliente?

Nessuno!

Pensate alla reazione a freddo di quei 10 clienti. Li avete liberati di un peso perché questi avevano necessità di vendere, ma lo avete fatto alle condizioni desiderate? Se la risposta è un no, beh, allora avete un bel problema.

Quei 10 clienti liquidati velocemente potrebbero diventare clienti scontenti. Il risultato è che avete in “libertà” 10 potenziali feedback negativi sul vostro lavoro. Moltiplicate questo numero per i componenti della famiglia di ogni singolo cliente, amici, amici degli amici, suocere, nipoti e tanto altro.

Il risultato è che avete garantito a voi stessi una pessima pubblicità.

– Lo studio dei singoli casi

Può sembrare un discorso anacronistico in una società che ormai si muove alla velocità di un bip, ma è importante andare oltre la “cortina di fumo” che separa operatore e cliente.

Non perché bisogna interessarsi alla vita e alle attività di chi si rapporta con noi, ma perché le informazioni ci permettono di avere più dati sui quali lavorare. L’agente immobiliare consapevole sa che la fase di raccolta dati va gestita con accuratezza.

Qualsiasi informazione è importante ai fini della conclusione dell’affare. Questo è un passo importante per poter attirare l’acquirente. Poter essere esaustivi consente di fornire una panoramica migliore sui vantaggi relativi all’acquisto di un immobile.

Bisogna evitare di essere superficiali quando si richiedono le informazioni al cliente che vuole vendere casa. Fategli capire che più info sono in grado di fornirvi e più semplice sarà piazzare l’immobile.

– Occhio al prezzo

Un altro errore da non commettere nel rapporto agente immobiliare/cliente è quello di gonfiare il prezzo per illudere il cliente su una vendita più remunerativa. Se un appartamento non vale più di 150.000 euro è praticamente impossibile riuscire a venderlo a 200.000.

Il risultato è che questo, molto probabilmente, rimarrà invenduto. L’acquirente si metterà alla ricerca di qualcosa di molto simile alla vostra proposta, ma con un prezzo più basso. State certi che alla fine lo troverà e voi, invece di vendere un appartamento da 150.000 euro, non avrete venduto un bel niente.

Cerchi immobili in vendita o sei interessato a vendere o affittare un immobile? Consulta i nostri professionisti. Chiamaci e ci prenderemo cura del tuo caso fin da subito!

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