Gruppo Soraci Immobiliare

Vivi in condominio e hai sentito solo parlare del distacco riscaldamento centralizzato? Ecco di cosa si tratta, come è regolato e come funziona.

Generalmente, per chi vive in condominio, il distacco riscaldamento centralizzato è una questione piuttosto complessa. Questa è sì caratterizzata da regole e specifiche applicazioni, ma è, soprattutto, una materia che riguarda il singolo condomino. Ecco perché non vanno sottovalutate le particolarità del riscaldamento centralizzato che è interessato da procedimenti e imposizioni piuttosto rigide.

Proprio la particolarità delle regole che condizionano l’utilizzo del riscaldamento centralizzato possono portare il singolo condomino a decidere di affrancarsi da questa condizione. È possibile? Come funziona il distacco del riscaldamento centralizzato?

In questo articolo abbiamo deciso di dare una risposta a queste domande per poi fornire un approfondimento sull’argomento. Abbiamo analizzato quello che suggerisce il Codice Civile e approfondito tutto quello che riguarda le regolazioni su temperature e chi deve decidere come applicare i regolamenti.

Come vedremo c’è uno specifico limite che è impostato a seconda della tipologia di costruzione per la regolazione delle temperature. Tutte queste cose sono indispensabili da conoscere per chi sceglie di passare a un riscaldamento decentralizzato nel proprio appartamento.

Distacco riscaldamento centralizzato, come funziona

Per poter avere una visione più chiara sul funzionamento della procedura per il distacco del riscaldamento centralizzato vanno chiarite alcune cose sul riscaldamento centralizzato. Questo sistema è “impropriamente” definito centralizzato, perché comunque garantisce un discreto spazio di manovra per i condomini.

Il controllo del funzionamento del riscaldamento è centralizzato, nel senso che viene gestito da un’unica caldaia. Mentre prima era molto difficile risalire al consumo del singolo condomino, oggi questo è possibile grazie alla presenza di valvole di controllo nella caldaia stessa. Queste permettono di avere un monitoraggio continuo del consumo del singolo condomino.

Esistono ancora, tutt’oggi, dei sistemi di riscaldamento centralizzato completamente gestiti in base a quanto definito nel regolamento condominiale. Nel senso che l’accensione e lo spegnimento dei radiatori sono gestiti in base a determinati orari. Questo è un metodo che sta, tuttavia, andando in progressivo disuso. Dal 2016, infatti, i caloriferi installati in ogni appartamento devono essere obbligatoriamente dotati di valvola di regolazione dell’emissione calore.

Queste consentono di gestire autonomamente la regolazione dell’emissione calore. La valvola può essere regolata su un valore da 1 a 5. Questo varia, ovviamente, la potenza di lavoro di ogni singolo calorifero. Differente è la regolazione della temperatura sulla quale il calorifero può lavorare. Questa incide maggiormente sui consumi e, per legge, non può oltrepassare i 20 gradi negli appartamenti. Esistono condizioni speciali che consentono il superamento di questa temperatura e sono legate a eventi meteo eccezionali.

Questo valore non è valido solo per gli appartamenti, ma anche per le scuole e gli uffici. È, invece, impostato sul valore di 18 gradi il limite da rispettare per attività industriali e attività artigianali.

Chi decide quando fare il distacco riscaldamento centralizzato

È la domanda per la quale abbiamo deciso di sviluppare questo articolo e la risposta è che è possibile effettuarlo in qualsiasi momento.

A decidere di fare il distacco riscaldamento centralizzato è sempre il condomino.

Questi può scegliere il distacco e di sostituire il riscaldamento centralizzato con una caldaia autonoma installata all’interno del proprio appartamento. A chiarire le diverse sfaccettature di questa scelta è l’articolo 1118 del Codice Civile. Questo recita fedelmente:

Il condomino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma.

Dal testo si può comprendere come il distacco non faccia venire comunque meno alcuni obblighi che il condomino è tenuto a rispettare. Questi sono la manutenzione della caldaia e la garanzia che l’installazione del nuovo sistema decentralizzato non porti spese ulteriori per i condomini. Il testo non chiarisce in maniera adeguata cosa si intenda per “squilibri” nel funzionamento.

Tra le spese che il condomino dovrà comunque sostenere, una volta effettuato il distacco dal riscaldamento centralizzato ci sono quelle di manutenzione e messa a norma della caldaia. Ad esempio, un’eventuale sostituzione della caldaia, dovuta a motivi di necessità, dovrà vedere comunque la partecipazione alle spese del condomino che non ne usufruisce. In tante occasioni queste evenienze possono rappresentare vere e proprie sorprese per condomini che hanno preso possesso di un appartamento da poco.

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Perché è importante capire quali sono le condizioni burocratiche e legali della casa che stai per acquistare? Perché su questa potrebbero gravare una serie di importanti costi occulti. Quali possono essere questi costi? Tra i più classici possono esserci:

  • costi dovuti a irregolarità urbanistiche o catastali;
  • atti di provenienza non controllati o gestiti da consulenti inesperti;
  • debiti e spese legali non colmate;
  • proprietari o inquilini poco inclini a liberare o concedere l’immobile;
  • ipoteche di varia natura.

Questi costi possono presentarsi anche quando si parla di compravendita appartamenti. A riguardo bisogna conoscere approfonditamente i regolamenti condominiali e una consulenza, in questo senso, può essere indispensabile.

Problemi che possono nascere dal punto di vista burocratico possono portare via fin troppo tempo. Ecco perché con la nostra consulenza avrai a disposizione un approccio molto più approfondito a riguardo. Abbiamo studiato un processo che amiamo definire R.A.P.

L’acronimo si riferisce a Ricerca – Analisi – Proposta.

Seguendo questo percorso un nostro professionista lavorerà per te seguendo questi punti:

  • ricerca immobili che rispettino determinate esigenze;
  • analisi degli aspetti legali e burocratici dell’immobile;
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Scegliere il servizio Casasumisura vi metterà direttamente a contatto con un professionista preventivamente selezionato esclusivamente per seguire il tuo caso.

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