Ciao a tutti!
Nell’articolo di oggi, parleremo delle differenze che ci sono tra registrazione e trascrizione di contratti riguardanti i beni immobili.
Le seguenti informazioni vi torneranno utilissime, soprattutto nel momento in cui vi troverete a gestire una compravendita, sia che siate i compratori sia che siate i venditori. Infatti, una volta trovato l’accordo economico perfetto con la vostra controparte, prima di poter procedere alla compravendita è necessario stipulare un Contratto Preliminare di Compravendita, anche chiamato Compromesso: per essere al corrente di tutto ciò che serve per poter stipularlo in modo corretto, dovete assolutamente fare vostri i concetti di registrazione e trascrizione che sono momenti fondamentali del Compromesso.
Fatta questa premessa, mettetevi comodi e buona lettura!
Andiamo per gradi: definiamo innanzitutto cosa sono la registrazione e la trascrizione e i loro scopi.
La registrazione è una scrittura privata obbligatoria (in cui sono obbligati in solido sia il venditore, sia il compratore sia l’eventuale agente immobiliare) che deve essere effettuata all’Agenzia delle Entrate non oltre i 20 giorni dalla firma del contratto. Lo scopo principale della registrazione è quello di determinare il pagamento delle imposte e di ufficializzare il contratto registrando e riportando la data di stipulazione.
La trascrizione del Compromesso è ciò che principalmente darà pubblicità al contratto, che verrà infatti riportato nei pubblici registri immobiliari (conservatoria) e diventerà quindi opponibile a terzi. La trascrizione serve quindi per prevalere rispetto ad eventuali successivi acquirenti, consentendo a chi ha trascritto il proprio preliminare per primo, a pretendere l’immobile da chiunque ne sia diventato successivamente titolare. Dal momento della stipula della trascrizione, questa avrà validità di tre anni, al termine dei quali sarà necessario rinnovarla.
Come potete già notare, trascrizione e registrazione sono molto diverse tra loro. Ma le differenze non sono finite qui!
La registrazione è obbligatoria e non necessita la presenza di un notaio, mentre la trascrizione non è obbligatoria, ma al momento della stipula deve essere presente un notaio. Un’altra importante differenza risiede nelle imposte e nei costi di stipula delle due scritture.
Per quanto riguarda la registrazione, gli importi da pagare sono i seguenti:
- imposta di registro di €200, indipendentemente dal prezzo della compravendita;
- imposta di bollo di €16 ogni 4 facciate e comunque ogni 100 righe (se il contratto è stipulato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata l’imposta di bollo è invece di €155).
- 0,50% delle somme versate a titolo di caparra confirmatoria (questo importo sarà poi detratto dall’imposta di registro da pagare in fare di rogito notarile);
- 3% delle somme versate a titolo di acconto sul prezzo di vendita (anche questo importo sarà poi detratto dall’imposta di registro da pagare in fare di rogito notarile).
I costi della trascrizione sono invece i seguenti:
- imposta fissa di trascrizione pari ad €200;
- diritti fissi di trascrizione pari ad €35;
- imposta di bollo pari ad €155;
- onorario del notaio (varia a seconda del notaio e dell’immobile, indicativamente può aggirarsi intorno ai €500/600).
Una volta definite registrazione ed eventualmente la trascrizione, si può procedere con la stesura del Compromesso vera e propria.
L’articolo finisce qui, speriamo che adesso abbiate chiare le differenze tra trascrizione e registrazione e che siate pronti per stipulare con tutta serenità il vostro Contratto Preliminare di Compravendita. In caso contrario, non esitate a contattarci!
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