Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una casa stampata in 3D? Eccone alcuni per quanto riguarda questa nuova tecnologia in edilizia
È indicata, da più parti, come la tecnica più futuribile per quel che riguarda il mercato immobiliare. La casa stampata in 3D sembra essere il punto focale che maggiormente intriga chi cerca una strada alternativa alle classiche soluzioni edilizie.
Sommario in breve
- Da tutti vengono celebrati i grandi vantaggi delle case stampate in 3D ma, oltre questi, quali possono essere gli svantaggi che questa soluzione può portare?
- Sono diversi gli step che portano fino alla realizzazione di una casa in 3D. Dal progetto iniziale alla realizzazione.
- Alcuni casi di grande impatto stanno portando questa opzione alla ribalta in molti paesi nel mondo.
Forse ci vorrà ancora qualche anno per poter vedere questa tecnica mostrare tutte le sue potenzialità o forse verrà scavalcata da altri sistemi più avanzati. Per ora rimane la molta curiosità e i potenziali utilizzi futuri a spingere verso l’approfondimento che abbiamo deciso di dedicare alla stampa in 3D per l’edilizia.
Vantaggi casa stampata in 3D
Partiamo raccontando più in particolare quelli che sono i vantaggi di questa tecnologia che vanno ben oltre il semplice fatto di essere “innovativa”. A primo impatto, il vantaggio che più incide sulla scelta di questo potenziale avanzamento tecnologico è l’abbattimento dei costi di costruzione.
Costi casa in 3D
Questo si traduce in un importante risparmio per il cliente che decide di investire in una casa in stampa 3D. Il ventaglio dei prezzi è molto ampio, ma è possibile affermare che per avere una casa stampata 3D possono essere sufficienti 20.000 euro.
Come vedremo più avanti, ci sono progetti che, se validi, permetteranno di comprare una casa a un prezzo ancor più basso.
Quanto tempo occorre per costruire casa stampata in 3D
Ulteriore vantaggio che può avere diverse sfaccettature positive è quello relativo alla velocità con la quale queste vengono realizzate. È possibile costruire la struttura di una casa in 3D in 24 ore?
Sì. La stampante è in grado di lavorare continuativamente e di portare a compimento la costruzione della struttura davvero in poche ore. Completare la costruzione di una casa in 3D, tuttavia, è un processo che impiega ancora molto tempo, anche per motivi che vedremo più avanti.
Risparmio nei materiali
Intuitivamente è il vantaggio più importante che può portare l’utilizzo di una stampante 3D per fare una casa. La costruzione di un edificio in 3D richiederà tanto materiale e non più, senza bisogno di dover effettuare spese in eccesso per materiale che poi non verrà utilizzato.
Con assoluta precisione sarà possibile quantificare la spesa sui materiali e risparmiare sul costo totale per la realizzazione dell’edificio. Risparmio economico, ma anche un modo per non impattare sull’ambiente.
Più si progredisce e più sarà facile individuare potenziali vantaggi di una tecnologia che già promette molto bene. Oltre questi fattori, tuttavia, vanno considerati anche i potenziali svantaggi che è impossibile non rintracciare.
Casa stampata in 3D: svantaggi
Una nuova tecnologia presenta tutti gli svantaggi classici di quelle che sono le applicazioni innovative. Il primo svantaggio di questo nuovo prodotto è legato alla tipologie di strutture che è possibile costruire. I progetti sono relativamente piccoli e la “casa in 24 ore” è un riferimento piuttosto approssimativo.
Rimane di fatto, comunque, che la differenza con i sistemi tradizionali è più che evidente. Nell’elenco degli svantaggi non può non finire il “cultural divide” per quel che riguarda gli addetti al lavoro. Utilizzare una stampante 3D non è così difficile, ma utilizzarla per costruire una casa richiede, da ingeneri a operatori manuali, una conoscenza pratica differente.
Questo significa che sono ancora relativamente poche le realtà del settore edilizio in grado davvero di costruire una casa 3D. Ditte edili e professionisti non sono ancora in grado di gestire quest’evoluzione del mercato.
Sembra che ci siano una buona quantità di pro e contro, come è normale che sia. Ma quanto è utilizzata la stampa di case in 3D nel mondo? Andiamo a vedere qualche esempio pratico per capire se si tratta di storie di successo o meno.
Case stampate 3D: alcuni casi nel mondo
In molte parti del mondo le startup impegnate nella costruzione di case in 3D sta portando i primi frutti. In questo spazio andremo a descrivere due casi particolari e chiuderemo con un esempio italiano che sembra promettere bene.
Beckum, la casa 3D “italo-tedesca”
Il progetto Beckum della tedesca House3DRuck sta facendo passi da gigante e non è solamente un’intuizione tedesca. Dietro la costruzione di questa casa, infatti, troviamo l’Italcementi.
L’idea principale è quella di sviluppare un progetto dotato di tutti i comfort senza lasciare nulla al caso nella città tedesca di Beckum. Ad esempio, la realizzazione della casa è pensata sapendo già in anticipo dov’è che dovranno essere collocate le canaline per i fili dell’elettricità.
Il materiale utilizzato per le opere in muratura, “i.tech 3D”, nasce in Italia e rappresenta un vero e proprio “passepartout” per la stampa 3D. Questo materiale, infatti, riesce a combinarsi benissimo con diversi tipi di stampante.
Icon: la prima casa stampata in 3D
È nata negli Stati Uniti la prima casa stampata in 3D ed è quella realizzata nel contesto del progetto Icon. Icon cura la realizzazione di progetti robotici. Da qui la realizzazione della stampante 3D Vulcan.
Con questo modello di stampante 3D sono stati costruiti i muri della casa attraverso la stesura di diverse stratificazioni in cemento. Non si tratta solo di uno dei più riusciti esempi di stampa 3D di una casa, ma di un edificio effettivamente abitabile.
Il particolare più interessante di questo progetto è sicuramente il prezzo: 8000 euro per completare la struttura. Quello che gli ideatori tengono a promuovere, tuttavia, è che questo potrebbe scendere fino a 3000 euro attraverso un’ottimizzazione dei costi.
Casa stampata in 3D Gaia, protagonista l’Italia
Ambizione e attenzione alla scelta dei materiali. Queste sono le caratteristiche principali del progetto Gaia, nato in Italia, a Massa Lombarda. Un passo verso la bioedilizia grazie alla collaborazione con la startup RiceHouse, che vuole contribuire alla realizzazione di case in 3D con l’utilizzo di materiale di scarto del riso.
Il progetto finale consentirà di utilizzare materiali naturali direttamente prelevati “in sito”. Ottimo legante, infatti, è la terra presa direttamente dallo spazio in cui sorgerà l’edificio.
Iniziare a guardare avanti nel futuro con la possibilità di costruire casa stampata in 3D potrebbe rivelarsi un enorme vantaggio. La strada è lunga, ma ben segnata. Cosa ne pensi? Abiteresti mai in un edificio stampato in 3D?