Gruppo Soraci Immobiliare

Uno dei bonus più attesi, il bonus affitti, ha di recente subito un’importante modifica per quanto riguarda il contributo a fondo perduto. Ecco quale.

È sicuramente il bonus affitti uno di quelli più attesi da una grande platea di utenti in questo 2021. non mancano le novità su un bonus che potrebbe risultare essere decisivo per la tenuta del mercato immobiliare degli affitti. Questo bonus è composto da una porzione a fondo perduto che deve essere riconosciuta a determinati soggetti.

I soggetti in questione sono tutti quei cittadini che mettono in affitto un immobile all’interno di un comune ad alta densità abitativa. Nel recente aggiornamento è stata quantificata l’entità del bonus e sono state chiarite le linee guida che lo caratterizzeranno. Ci sono molti cambiamenti rispetto alle vecchie modalità, ma uno in particolare è di carattere piuttosto importante.

Andiamo ad analizzare questo aggiornamento in questo articolo che abbiamo deciso di approfondire chiarendo la natura del bonus affitti nella seconda parte. Il paragrafo finale sarà dedicato, invece, a un’offerta di Gruppo Soraci per quel che riguarda l’affitto immobile.

Il contributo a fondo perduto per il bonus affitti 2021

Molti utenti si ritrovano confusi per quanto riguarda il bonus affitti 2021 ed è necessario fare le dovute precisazioni.

Così come riportato in Legge di bilancio, il bonus può arrivare a un massimo del 50% della riduzione del canone di affitto. Questo bonus ha un tetto massimo che non potrà oltrepassare i 1200 euro. A poter beneficiare del bonus sarà solo e unicamente il locatore.

Il bonus non viene erogato a chi cerca casa in affitto, ma solo a chi mette in affitto un immobile, quindi, il locatore. Questo è il principale, ma non unico, requisito che bisogna incontrare per poter sfruttare questo bonus. Il primo che abbiamo incontrato, tuttavia, è quello relativo alle caratteristiche dell’immobile da affittare.

Bonus affitti 2021 solo per immobili a uso abitativo

Dal punto di vista dell’immobile, a differenza di chi questo lo mette in affitto, sono diverse le caratteristiche che questo deve possedere per rientrare nel bonus. Una delle principali è che questo sia ubicato in un comune ad alta densità abitativa.

Esiste un documento che è stato preso come punto di riferimento a riguardo e si tratta della delibera n° 87 – 13 novembre 2003 del Cipe. Su questo documento sono elencati, in ordine alfabetico, i comuni che rientrano in questa categoria regione per regione.

Altri fattori che regolano l’emissione di questo bonus sono legati alle caratteristiche dell’immobile in sé. L’affitto deve essere concesso per un immobile a uso abitativo. Questo particolare raccoglie tutti quegli edifici di categoria catastale A. Utilizzando lo stesso principio delle categorie catastali è possibile chiarire quali sono, invece, i limiti che non permettono all’immobile di entrare nel bonus.

Proprio dalla categoria catastale A bisogna escludere edifici come uffici o studi professionali, che non rientrano nelle tipologie che possono ottenere il bonus. Così come questa particolare tipologia della categoria catastale A, anche quelli di tutte le altre categorie non rientrano nel bonus. Queste sono le categorie:

  • B – uffici pubblici e istituti scolastici;
  • C – magazzini, negozi e laboratori;
  • D – alberghi e opifici;
  • E – stazioni di servizio per trasporti.

Nel computo complessivo sono molte di più, per categoria, le tipologie di immobile che non rientrano nell’ottenimento del bonus. Queste specifiche ci portano direttamente a delineare le caratteristiche di quella che è la figura del locatore. Quali parametri deve rispettare per poter accedere al bonus?

Bonus affitti 2021: parametri da rispettare per il locatore

Abbiamo già sottolineato come l’unica figura che possa beneficiare del bonus sia il locatore che propone un sensibile abbassamento del canone di affitto del proprio immobile. Tuttavia, questo è solo uno dei parametri che questo si troverà a dover rispettare.

La precisazione dell’Agenzia delle Entrate, a riguardo, è puntuale e chiara e sottolinea che:

l’ampia formulazione della disposizione, che fa riferimento al locatore, quale beneficiario del contributo a fondo perduto, senza ulteriori precisazioni, consenta di ricomprendere tra i destinatari del contributo tutti i contribuenti soggetti passivi Irpef e Ires che locano un immobile posseduto a titolo di proprietà o di altro diritto reale di godimento”.

Qui vengono precisate due altre importanti specifiche che riguardano direttamente il locatore. Per poter accedere al contributo i locatori dovranno essere soggetti passivi Irpef e Ires. All’avvenuta rinegoziazione del canone, questa dovrà essere prontamente comunicata in via telematica all’Agenzia delle Entrate.

Ulteriore specifica, relativa questa volta al locatario (chi va in affitto), è la condizione che la casa presa in affitto venga identificata come abitazione principale. Insomma, le condizioni per poter rientrare nel bonus affitti 2021 sono numerose e non semplici da comprendere, in alcuni casi. Gruppo Soraci è sempre impegnato nell’offerta di servizi che permettano a chiunque ne ha bisogno di metter in affitto casa in totale sicurezza. Ecco come.

Bonus Affitti 2021

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Innanzitutto, quand’è che nascono questo tipo di problemi con un inquilino? Quando l’agenzia immobiliare alla quale ti sei affidato ha deciso di affittare il tuo appartamento a chiunque, pur di chiudere velocemente la pratica. Perché questi pessimi professionisti agiscono in questo modo? Perché il loro unico interesse è quello di arrivare alla provvigione che spetta loro.

Cosa ti consentirà di fare il nostro sevizio? Di affittare il tuo immobile al prezzo giusto, senza insensati ribassi sul prezzo e senza accettare chiunque come inquilino. Il nostro è un processo di Work&Analysis che si svilupperà attraverso l’apporto di un team di professionisti al lavoro per te. Questi procederanno a un’approfondita selezione delle richieste d’affitto e a una successiva analisi dello “storico” del potenziale affittuario.

Sarà responsabilità specifica del team, infatti, controllare il regolare accredito delle buste paga dell’affittuario. Nel caso in cui dovesse trattarsi di un utente con partita iva, sarà nostra responsabilità la richiesta di resoconti economici e visure camerali. Così come sarà nostra responsabilità il monitoraggio dell’accredito della pensione nel caso in cui si tratti di un pensionato.

Queste sono solo alcune armi a nostra disposizione, perché la più importante che possiamo mettere a tua disposizione è la professionalità e un’esperienza decennale.

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