La domanda sugli interventi di manutenzione ordinaria su immobile abusivo potrebbe avere una risposta piuttosto ovvia. La mancanza di permessi, in questo senso, potrebbe essere la naturale conseguenza della natura stessa dell’immobile. Ma è così in ogni caso? Proprio a riguardo abbiamo deciso di prendere l’argomento per approfondirlo con chiarimenti su interventi di manutenzione ordinaria.
Inizialmente chiariremo proprio quali sono le principali tipologie di interventi che rientrano nella categoria. Dopodiché faremo un breve cenno a quelli che sono gli interventi di manutenzione straordinaria.
Vogliamo iniziare, tuttavia, chiarendo proprio il dubbio che può nascere sulla legalità di un intervento di manutenzione ordinaria su un immobile abusivo. È possibile? Ci sono eccezioni relativamente a un’eventuale possibilità di esecuzione, oppure è sempre e comunque illegale?
Immobili abusivi e interventi manutenzione ordinaria
In materia di immobili abusivi, in Italia, bisogna avere un approccio preciso anche quando si parla di piccoli interventi di manutenzione ordinaria. Per quanto questi possano essere di piccola entità non possono essere accreditati con alcun carattere di regolarità.
L’intervento di manutenzione ordinaria su immobile abusivo è sempre irregolare.
Questo tipo di intervento, infatti, non può che essere considerato alla stregua di un ulteriore intervento abusivo. Il lavoro, infatti, va a incidere su di un’opera già considerata illegittima. È come se, chi si appresta a questo tipo di interventi, riprendesse a lavorare su un’opera attraverso un’attività illecita.
Su questo aspetto, poi, non ha alcun effetto la natura del lavoro. Abbiamo già parlato della entità dell’intervento, che può anche essere di piccole dimensioni, ma non bisogna far riferimento solo a questo. Non funziona come giustificazione, infatti, nemmeno la natura poco “impattante” dell’intervento sul territorio. Così come non è giustificabile la non influenza sulle strutture urbanistiche circostanti.
Nessuno di questi elementi può essere, quindi, utilizzato da chi effettua questo tipo di interventi, come giustificativo degli stessi. Eliminato questo tipo di dubbio che non è mai così ovvio, andiamo a vedere le caratteristiche degli interventi di manutenzione ordinaria.
Principali differenze tra manutenzione ordinaria e straordinaria
Due categorie che servono per definire tutta una serie di interventi che possono avere obiettivi differenti. Grazie a una distinzione abbastanza netta è possibile identificare le opere di manutenzione ordinaria non come lavori di piccola entità o semplici.
Questi, infatti, sono legati proprio alla tipologia dell’intervento che può essere visto come una riparazione di un problema. La necessità di sostituire infissi, infatti, potrebbe rientrare in questa categoria. Ma in che modo?
Cioè quando il lavoro ha come obiettivo quello di riparare un malfunzionamento senza cambiare il progetto originale. Sostituire una porta con un’altra porta, della stessa tipologia e dimensione è un intervento di manutenzione ordinaria.
Per poter definire con precisione le differenze è necessario proprio procedere per esempi. Ecco, quindi, che gli interventi per la sostituzione di porte con altre porte può essere considerata manutenzione straordinaria quando:
la sostituzione coincide con modifiche nelle dimensioni della porta, anche di pochi centimetri, rispetto al progetto originale. Questa sostituzione deve prevedere una vera e propria modifica nelle caratteristiche. Da qui, quindi, la sostituzione di una porta standard con una scorrevole rientra nella manutenzione straordinaria.
Elenco interventi di manutenzione ordinaria
Esiste un vero e proprio elenco che riporta tutti gli interventi di manutenzione ordinaria che un immobile può subire. Anche se non con grande precisione e con molti gradi di “soggettività” questo raccoglie numerose tipologie di intervento.
- Impermeabilizzazione terrazzi e tetti;
- rivestimenti per esterni e interni;
- miglioramento efficienza impianti;
- sostituzione componenti per ascensori con aggiornamenti;
- riparazione impianti per passaggio fumi (comignoli, canne fumarie, etc.);
- sostituzione grondaie e scoli pluviali;
- sostituzione infissi;
- realizzazione scale retrattili;
- riparazione parapetti e ringhiere.
Fai molta attenzione, perché tra questi interventi rientrano anche lavori per la manutenzione più semplice. Tra questi, ad esempio, ci sono la verniciatura delle porte esterne, anche dei box e dei garage. In generale, la tinteggiatura, anche delle porte interne della casa, rientra in interventi per l’ordinaria manutenzione.
Sono tutte applicazioni che hanno un grado quasi comune nello svolgimento, cioè quello di non intervenire direttamente sulla struttura. Ogni modifica che richiede l’ampliamento, o l’eliminazione e ricostruzione di un elemento in maniera differente ha carattere di straordinarietà.
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