La revoca cedolare secca può cambiare l’aspetto della locazione di un immobile e tutti i vantaggi a questa associati. Ecco come funziona la revoca
In tema di tasse sulla casa quello della revoca cedolare secca può essere un argomento molto interessante quando si tratta di gestire la tassazione sulla casa. Tra i principali aspetti che la caratterizzano, quello della revoca è sicuramente uno di quelli che più premono nell’interesse dell’utente.
Questa imposta, infatti, è nata per sostituire tutta una serie di gravose pendenze con il fisco che andremo ad analizzare in questo articolo. Per prima cosa, tuttavia, ci preme molto rispondere alla domanda relativa alla possibilità di revocare la cedolare secca. È quello che andremo a fare proprio nel primo paragrafo del pezzo.
Successivamente procederemo con gli approfondimenti sulle caratteristiche della cedolare secca e sul funzionamento della stessa. La parte finale dell’articolo abbiamo deciso di dedicarla a una proposta di Gruppo Soraci studiata appositamente per chi sta cercando di affittare casa.
Revoca cedolare secca: si può fare?
Per quanto riguarda la cedolare secca e sua revoca, tutto fa capo alle scelte del locatore. Solo lui, infatti, può decidere se avvalersi di questo regime fiscale agevolato.
Il locatore può anche decidere di revocare la cedolare secca.
Per procedere alla revoca, il locatore deve garantire compilazione del cosiddetto modulo RLI, cioè il modello utilizzato come richiesta di registrazione e adempimenti successivi contratti di locazione e affitto immobili. Su questo modulo è disponibile uno spazio appositamente dedicato alla revoca della cedolare secca.
A questa condizione vincolante va aggiunta anche una comunicazione che il locatore deve necessariamente fare al locatario. La comunicazione può avvenire a mezzo cartaceo o digitale, non ci sono condizioni relativamente a questo aspetto. È bene ricordare come questa opzione per quel che riguarda la cedolare secca possa essere aggiornata ad ogni annualità successiva in contratto.
Questo è un modo utile anche per non rendere la revoca come una soluzione definitiva. Il regime agevolato di cedolare secca, infatti, può essere puntualmente ripristinato anche l’anno successivo l’applicazione della revoca. Fatta chiarezza sulla possibilità di poter contare sulla revoca della cedolare secca, andiamo a vedere cosa significa passare a un regime agevolato di cedolare secca.
Cos’è la cedolare secca
In un quadro di necessaria semplificazione della struttura degli adempimenti fiscali, ma soprattutto di risposta rispetto alle difficoltà economiche è nata la cedolare secca. Questa ha l’effetto immediato di sostituire le imposte di registro e di bollo su contratto di locazione e su risoluzione e proroghe dello stesso.
Ma quali sono gli effetti della cedolare secca in numeri? Per il locatore l’imposta annua si attesta al 21% sul valore del canone annuo. Questa può arrivare al 10% in determinate condizioni. Se l’immobile è locato in un comune che presenta carenze abitative la percentuale passa dal 21 al 10%, appunto. I comuni in questione sono quelli che rientrano nell’elenco specifico stilato dal Cipe.
Ma non solo, la cedolare secca sostituisce anche l’IRPEF e le relative addizionali. Un’opzione che non rientra in questo quadro e che, quindi, non può essere accorpata nella cedolare secca, è la cessione di un contratto di locazione.
Così come a determinate situazioni, la cedolare secca non può essere applicata in riferimento a specifici soggetti. Se l’immobile dato in locazione, infatti, deve essere adibito a esercizio d’impresa, arte o professione, il regime cedolare secca non può essere applicato. Possono avvalersi di questo regime agevolato, invece, i locali commerciali categoria C1. Questa specifica categoria va ulteriormente caratterizzata, perché gli immobili dati in locazione non devono superare i 600 metri quadri di superficie per rientrare nel regime agevolato.
A proposito della tipologia di immobile che può usufruire della cedolare secca, questi sono tutti quelli che rientrano nella categoria da A1 ad A11. Da questi, in riferimento a quelle tipologie sulle quali non ricade questo regime agevolato, c’è la categoria A10, quella relativa a studi privati e uffici.
La cedolare secca può rappresentare un vantaggio per il locatore e per il conduttore in molti casi. Può essere un modo per agevolare le perenni difficoltà di chi cerca di affittare casa e di chi cerca casa in affitto. Gruppo Soraci ha studiato la soluzione giusta per tutti quelli che desiderano affittare la propria casa con AffittoSicuro.
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