Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo articolo! Oggi parliamo di un argomento che negli ultimi tempi è stato oggetto di discussione da parte di molti siti web, blog e pagine riguardanti il mondo immobiliare: il saldo e lo stralcio!
Procediamo lentamente e partiamo, come sempre, dalla definizione:
Il saldo e lo stralcio è una procedura che consente ad un debitore di pagare il proprio debito a saldo. Pagare un debito a saldo significa che viene eliminata una parte del debito e quindi il creditore vedrà restituirsi solo una parte del prestito che ha precedentemente concesso.
Come potete ben capire, si procede con il saldo e lo stralcio quando il debitore è in grave difficoltà economica e non ha la possibilità di ripagare interamente il debito. Ovviamente, è una procedura che è estremamente conveniente per il debitore ma, molto spesso, anche per il creditore in quanto procedere per questa strada è l’unico modo per riottenere almeno una parte del denaro concesso. In alcuni casi, si può arrivare anche ad una riduzione del 50% del debito e, anche se raramente, all’80%!
C’è comunque da sottolineare che il saldo e lo stralcio viene concesso al debitore, ma non è un suo diritto!
Inoltre, nella maggior parte dei casi, questo tipo di “accordo” non avviene tra privati ma tra banche, finanziarie, compagnie telefoniche o di distribuzione gas e luce.
Negli ultimi anni, si è parlato molto di “saldo e stralcio delle cartelle” che consente al contribuente di pagare i debiti fiscali soltanto in parte, qualora si rispettino specifici requisiti: è una misura che consiste nella riduzione delle somme dovute per i contribuenti in difficoltà economica grave e comprovata.
Questa procedura fa riferimento ad una delle misure previste dal pacchetto della pace fiscale, rivisitata nel 2019 e che vede adesso l’estensione agli avvisi bonari e il saldo e stralcio delle cartelle in base all’ISEE. Questa agevolazione riguarda solo le persone fisiche e determinate tipologie di debiti, ovvero quelli contratti dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 derivanti dall’omesso versamento di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività di accertamento a fini IRPEF e IVA.
Per ottenere il saldo e stralcio delle cartelle occorre che il modello ISEE del contribuente e del suo nucleo familiare non superi i 20.000 euro.
L’importo da pagare sarà calcolato in base al valore dell’ ISEE. Riguardo le aliquote da pagare, si parla di:
- 16% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE fino a 8.500 euro;
- 20% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE compreso tra 8.500,01 e 12.500 euro;
- 35% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE da 12.500,01 a 20.000 euro.
Il saldo e stralcio delle cartelle prevede, inoltre, l’azzeramento di sanzioni e degli interessi di mora.
Dato che entro il 31 Ottobre 2019, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione comunicherà a chi ha fatto domanda per il saldo e lo stralcio delle cartelle il totale delle somme dovute, vi lascio uno schema che vi può tornare utile: riguarda il caso in cui il debitore decide di voler pagare la somma in 5 diverse rate, invece che pagarla tutta in unica rata entro il 30 Novembre 2019:
- 35% con scadenza il 30 novembre 2019;
- 20% con scadenza il 31 marzo 2020;
- 15% con scadenza il 31 luglio 2020;
- 15% con scadenza il 31 marzo 2021;
- il restante 15% con scadenza il 31 luglio 2021.
L’articolo finisce qui, spero possa esservi tornato utile!
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